Se è stato eseguito un intervento di mastectomia, a ferita completamente cicatrizzata, sarà opportuno collocare nel reggiseno appositamente studiato una protesi mammaria del peso, circonferenza e forma simile alla mammella residua.
Questo per riacquistare la simmetria corporea e per evitare che la spalla dal lato dell’intervento rimanga sollevata in assenza di peso e la colonna vertebrale si curvi per compenso soprattutto a livello del collo. Queste posizioni viziate a lungo andare portano a dolori di tipo artrosico. È per questo che la terapia del movimento deve prevedere, oltre agli esercizi per il braccio, l’allungamento della colonna e la ricerca della simmetria corporea. La protesi potrà essere scelta presso un negozio di ortopedia: esistono in commercio almeno una ventina di modelli di protesi mammarie di varia misura e materiale (quasi sempre silicone) prodotti da 5 – 6 case italiane ed estere. (Vedere il capitolo: Richiesta protesi mammaria).
La protesi potrà o dovrà essere cambiata più volte nel corso della vita per i possibili cambiamenti di forma e di peso del corpo e della mammella residua e per l’usura del materiale.